Riuscire a far muovere macchine, impianti e sistemi come vogliamo, o meglio riuscire a farli “muovere da soli”, mi è sempre sembrata una delle sfide più affascinanti della tecnica e dell’ingegneria. Secondo un famoso slogan della mia gioventù, infatti, “la potenza non è nulla senza controllo”. In realtà ho poi appreso che l’automazione è molto di più che trasferire autonomia e intelligenza alle macchine. Fare automazione non significa essere esperti di un linguaggio di programmazione, di robot, di fisica meccanica o elettrica, di una tecnologia di sensori, oppure di motori elettrici o pneumatici, di equazioni matematiche, di protocolli di comunicazione per connettere le macchine… L’automazione è tutto questo assieme, in una visione sinergica, sistemica, totalmente integrata, davvero unica rispetto alle altre discipline.

Professore ordinario di Automatica, PoliMI

Luca Ferrarini è professore ordinario presso il Politecnico di Milano nel settore dell’Automatica. Si occupa di sistemi ad eventi discreti, efficienza energetica negli edifici, controllo di impianti industriali, controlli predittivi model-driven e data-driven. Insegna corsi di Automazione Industriale, Sistemi a Eventi Discreti, Production System Control. È cofondatore di due startup innovative e autore di 7 brevetti sulla validazione di sistemi di controllo di processi industriali. È co-autore di circa 230 pubblicazioni edite su riviste scientifiche o in atti di convegni nazionali e internazionali.